Prima o dopo nella vita capita inevitabilmente che qualcuno vi porti a casa, inatteso ospite, un vasetto pieno di qualcosa che a prima vista può sembrare pop corn gelatinoso; che questo qualcuno poco carinamente si ostini a chiamare il qualcosa "vermetti" (bleaaaah), e che vi spieghi che con quei *cosi* potete fare lo yogurt per tutta la vita, semplicemente aggiungendo un po' di latte (freddo!) e dimenticandovelo per 24 ore.
Avevo sentito parlare e riparlare dei cosi (mica vorremo chiamarli vermetti, vero?), e quasi quasi sarei anche stata curiosa; ma quando me li sono trovati in cucina ho cominciato a guardarli con sospetto crescente, principalmente perché dopo l'esperienza dell'estate scorsa sapevo molto bene che lo yogurt ha bisogno di temperature ben diverse per proliferare, e di altrettanto ben diverse attenzioni e strumenti, ma anche perché, come potete immaginare, la domanda che mi attanagliava era sopra tutto: "con che tipo di latte siete stati nutriti fino ad ora, e quanto latte tedesco biodinamico dovrò sprecare prima che diventiate biologici?".
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