Nel dicembre del 2013 scrissi questo post, sulla preoccupante situazione degli ulivi che si andava delineando nel Salento. Vi raccontai che girava la notizia che moltissimi ulivi della zona Salentina si stavano "inspiegabilmente" ammalando, disseccandosi e morendo. L'accusato era un batterio chiamato Xylella fastidiosa.
(Olivi pugliesi — archivio fotografico dell'Azienda Pia Serrilli)
Pareva che gli ulivi fossero stati "contaminati", per qualche ragione inspiegabile, da questo batterio (che prima d'allora non aveva mai attaccato questo tipo di pianta), e si parlava di eradicare *centinaia di migliaia* di alberi secolari, o di irrorare tutta la zona con veleni per via aerea (!!!).
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Purtroppo lo splendido Salento sono anni che viene avvelenato , se vai negli uliveti non trovi un filo di erba , ma cartelli che invitano a fare attenzione su cui c’è scritto “zona trattata” su questi suoli sterili senza humus che vita ci può essere?
Sono rimasta congelata sulla sedia… più ne so di questo paese e più mi fa schifo. Comprendo che qui si tratta di interessi che travalicano i confini nazionali, ma una politica di pulizia, onestà e buon senso riuscirebbe senz’altro a gestire una situazione così folle. Qui non c’è la voglia o non ci sono le capacità di intervenire… o peggio non c’è l’interesse.
E poi chi gliela avrebbe data l’immunità all’Istituto Agronomico di Bari? Certamente non se la sono data da soli e chi gliel’ha data gliela può togliere.
Sono molto triste e amareggiata. Cosa si può fare?
Dopo aver toccato il fondo, stiamo ancora scavando… Sarebbe il caso di avviare una petizione attraverso Avaaz.org o Change.org, per dare rapidamente risonanza mondiale a questo ennesimo scandalo?
È una storia allucinante…..l’immunità è un concetto antidemocratico che secondo me non ha ragione di esistere. siamo così arretrati che ci sarebbe da stupirsi se il genere umano sopravvivesse ancora a lungo….non abbiamo capito che l’unico interesse davvero intelligente è il rispetto e la salvaguardia di questo bellissimo pianeta.
anche io sono triste e amareggiata, siamo sommersi di storie come queste….è difficile non sentirsi impotenti in questo momento storico
L’uomo e gli alberi hanno un’ antica simbiosi: ambedue in posizione eretta, ambedue in simbiosi dalla notte dei tempi, ambedue alla base di cultura e culture (quelle vere)… ambedue aggrediti da “germi malefici”.
Il parallelismo è sconcertante… le cause i medesimi: ignorare del tutto la salute dei terreni (=connettivo per l’uomo) e della semplice e naturale simbiosi delle forme di vita… ignoranza totale verso le leggi dei bio-sistemi…. per poi dare ancora e ancora la colpa ai germi malefici di turno!
Italia senza olivi = l’ Italiano privato della sua storica linfa vitale.
“Incredibilmente viene fuori che la Magistratura, nella persona del PM Elsa Mignone, *non può indagare* sull’Istituto Agronomico di Bari perché quest’ultimo “gode di immunità totale” (caso unico nello scenario mondiale!!) e dichiara “di non poter estendere le indagini su questi aspetti, cioè su quella che potrebbe essere la fonte del fenomeno, salvo che lo stesso Istituto decida volontariamente di rinunciare all’immunità e collaborare con la magistratura”.
Godono di immunità totale anche altre istituzioni. Ad es. il MES (vedi ad es qui alla voce “funzionamento”) e anche Eurogendfor (vedi ad es qui).
In generale la tendenza è quella di “privatizzare” ogni cosa, dalle varietà di fagioli messicani a tutto quanto non viene difeso dai diretti interessati con le unghie e coi denti. Spero che i salentini lo capiscano.
la follia dell’ingordigia bieca cieca e criminale tira le fila. Loro si immunizzano da se stessi.
che grande tristezza!
guardate la meraviglia di questi ulivi, e scandalizziamoci ancora di più
grazie Izn che ci aiuti a conoscere!
@rossella zuntini scrive: 19 marzo 2015 alle 09:23
Splendidi esemplari di una fitoteca. La conoscenza è essenziale, e anche io ringrazio izn per questo post, per l’azione e non, secondo me, per l’indignazione. I salentini difenderanno queste piante una per una o le perderanno (a noi resterà la magra consolazione dei filmati)
Ho girato l’articolo ad una mia amica che ha un splendido oliveto antico in Puglia.
Sentite cosa scrive:
“… sarà un caso ma nel nostro oliveto non entra un chimico da 9 anni
Taglio l’ erba e lascio la pacciamatura per l’ estate tenendo fresco il terreno
Non arò e quindi c’ è humus
Sta di fatto che quest anno noi abbiamo avuto olive e quasi tutti gli altri neanche una!”
Null’ altro da aggiungere!
Provo orrore, semplicemente.
Grazie Izn per l’eccellente articolo, come sempre molto documentato.
Aggiungo una voce al coro, come Sabine, ho un amico che coltiva biologicamente nel Salento e i suoi ulivi secolari non si sono ammalati.
Cosa si può fare per aiutare i salentini a distanza (grande, nel mio caso)?
Sono settimane che immagino i bambini dei nidi e degli asili a giocare sotto le piante fiorite in campagna in mezzo ai prati con il Tarassaco, le margherite e i bellissimi “non_ti_scordar_di_me”… ma è soltanto un sogno diurno!
Invece vedo ogni giorno i trattori che danno “l’acqua” (qui i veleni li chiamano cosi) alle painte… e i bimbi giocano (!?) nelle loro quattro mura con le scarpe(!!)..neanche l’antiscivolo mettono nella maggior parte delle strutture!
ieri a Lecce:
http://www.primapaginadiyvs.it/manifestazione-a-lecce-salviamo-lulivo-del-salento/#
Speriamo… speriamo… forse gli olivi ci svegliano!