Non si sa mai nella vita, domani che è domenica vi dovesse servire una colazione consolatoria e avvolgente, che anticipasse il sapore dell’autunno che è già arrivato e ve lo rendesse meno antipatico (‘sto grigio che entra dalle finestre… uff…), io intanto vi lascio qui questa meraviglia, che si prepara in dieci minuti.
dolce veloce alle mele
Dopo ha bisogno di una quarantina di minuti di forno, giusto giusto il tempo per preparare, con una certa pigrizia domenicale, un bel tè (o tisana), il latte per gli eventuali bimbi (nel caso di Emma latte di riso, ancora per un po’), ovviamente il caffè (montagnella di polvere di caffè, tre buchini con la coda del cucchiaino e fiamma bassissima, lo sapete, no?) e posizionare tovagliette e ammennicoli vari tipicamente femminili, che rendono la tavola accogliente. Mamma mia, oggi sono un coacervo di luoghi comuni. Un crogiuolo di frasi fatte. Sarà stata la flognarde!? o_O

Vabbeh, ad ogni modo come sapete per me la colazione è *sacra*. Ed esistono alcuni dolci che con il pasto del mattino ci vanno proprio a nozze; principalmente quelli fatti con tanto latte e uova e un pochino di farina, vedi ad esempio crepes, frittelle o dutch baby; basta combinare gli ingredienti suddetti in modo leggermente diverso e per magia si ottiene una colazione nuova fiammante. Questa è la vera magia della cucina :-)

Dovete sapere prima di tutto che io ‘sto flognarde fino ad ora lo avevo sempre chiamato clafoutis; poi sono inciampata qui da adrenalina e spulciando i commenti ho letto che il clafoutis si chiama così solo se è preparato con le ciliegie (con i noccioli, che pare gli dìano un sapore particolare); tutti gli altri (si può preparare con le pere, con le fragole, con le prugne, con l’uva, con i mirtilli, con le pesche, insomma quello che avete sottomano, meglio se un po’ asprigno, in modo da avere una nota contrastante) si chiamano flognarde anche se la ricetta è assolutamente la stessa.
Tranne quello senza frutta che si chiamerebbe, se ho ben capito, cajasse. La famiglia sarebbe quella dei flan, se non sbaglio, ma a quanto pare ognuno di essi ha il nome giusto, quindi attenzione, eh :-)
‘Sti francesi, quanto ci tengono! E chi sono io per violentarli etimologicamente? Dunque che flognarde sia. Qualunque cosa voglia dire (Artemisia in questo post ci dice che significa “pupa vezzosa”).
dolci facili con le mele
Questo coso che pensavo si chiamasse clafoutis l’avevo provato a fare varie volte, ma il fatto è che se le dosi non sono perfette viene fuori una specie di frittata al forno. Non che non si trovi qualcuno che la faccia fuori lo stesso, ma non è la stessa cosa. Poi c’è da dire che per sapere se questo è venuto bene mi sarebbe molto utile assaggiarne uno già fatto, cosa che non è mai accaduta. Dove posso trovare una flognarde doc, e oltretutto bio? Chi mi invita? Va bene anche il clafoutis, ma solo a maggio eh!!!!
La ricetta *giusta* mi è caduta tra capo e collo ieri sera (il destino!!!), mentre gironzolavo, e se qualcuno avesse qualche dubbio sul significato dell’espressione “rimbalzare sulla blogosfera” questa ne è l’esempio perfetto. L’ho adocchiata da lei che l’aveva vista da lei, ma di clafoutis ne trovate a bizzeffe, sparsi un po’ dappertutto, perché sono buoni, facili da fare e piacciono un po’ a tutti.

Ingredienti:
2 mele grandi e un po’ acidule
3 uova grandi
100 grammi di zucchero grezzo chiaro
40 grammi di farina 00
40 grammi di amido di mais
40 grammi di farina di mandorle
300 grammi di latte intero fresco
2 cucchiai di panna fresca
un pizzico di polvere di vaniglia
un chiodo di garofano
un pizzico di cannella
un pizzico di sale

Preriscaldate il forno a 180°C e imburrate per bene una tortiera di ceramica di 19-20 centimetri di diametro. Sbucciate le mele, tagliatele a dadi e mettetele nella tortiera.
In una ciotola a parte mescolate la farina con l’amido di mais, il sale e le spezie (prendete solo la testa del chiodo di garofano e polverizzatela con le dita).
Montate le uova con lo zucchero fino a quando non saranno belle spumose e gonfie, ci vorranno una decina di minuti; aggiungete poi la farina di mandorle e, setacciandolo, il composto di farina, amido e spezie; infine il latte e la panna a temperatura ambiente. Mescolate bene (ma non frullate ad alta velocità una volta aggiunta la farina), versate tutto nella teglia, sopra le mele, e infornate.
Lasciate cuocere 40-45 minuti, o fino a quando la vostra flognarde non sarà bella rigonfia e dorata, e portate a tavola. Volendo potete spolverizzare con un altro po’ di zucchero grezzo. È buona sia caldissima, sia tiepida, sia fredda (appena mangiata una fettina per merenda).