Credo che tutti sappiate che la coltivazione del mais naturale è pesantemente minacciata dall’avvento del mais OGM, non solo negli Stati Uniti; in Europa (e precisamente in Spagna) il mais transgenico ha iniziato a incrociarsi con il Teosinte, l’antenato selvatico del mais coltivato, e stiamo rischiando la comparsa di una specie transgenica e invasiva che si diffonderebbe in tutta l’Europa.
Pare che molti agricoltori biologici abbiano dovuto abbandonare la produzione di mais a causa del rischio di contaminazione. La scorsa settimana tredici organizzazioni internazionali hanno allertato la Comunità Europea sul problema, chiedendo al governo spagnolo e alla Commissione Europea di vietare la coltivazione del famigerato MON810 (che nome orrido è per una pianta??) e in alcune regioni della Spagna il Teosinte si è diffuso così tanto che i governi locali hanno dovuto vietare la coltivazione del mais.
Di questo e altro vi parlerò in un post che scriverò appena riesco a dedicarmici un attimo, nella rubrica che parla degli OGM, anche a proposito di come l’argomento è stato (mal)trattato a Presa Diretta qualche giorno fa. Intanto direi, se avete mais di cui siete sicuri, di sfruttarlo adesso per preparare dei magnifici popcorn (chi non li ama?); ho trovato un post troppo carino su un blog americano che spiega come prepararli in pochi minuti senza falla!
Perché pare facile farli volo, ma a voi non capitano mai i popcorn che non scoppiano mai o che scoppiano in parte con i chicchi sotto che si bruciano e danno un sapore di bruciato a tutti gli altri?!
E quelli che saltano fuori dalla pentola mentre alzi il coperchio per controllare come mai non scoppiano ancora e vanno a finire in tutta la cucina alzando schizzi di olio bollente?! E ce l’avete voi lo sguardo pallato di fronte al fornello mentre decidete se usare fiamma alta media o bassa, e se l’olio ci va e quanto??! Insomma, diciamocelo, le cose facili se non hai le dritte giuste sono sempre quelle più complicate.
E non ditemi che tanto si possono comprare a un prezzo ridicolo, primo perché il mais convenzionale che circola in Italia è quasi sempre OGM (appunto), secondo perché pure se li trovate biologici (biologici-sicuri ovviamente, che non è la stessa cosa) non hanno nemmeno lontanamente il sapore e la fragranza di quelli appena fatti come-li-volete-voi, e anzi spesso non sanno proprio di niente. Per non parlare di quelli autoesplodenti nelle buste al PFOA (componente del teflon di cui vi parlavo qualche giorno fa) che vanno nel microonde, che minimo minimo oltre a pesticidi e grassi creativi sono impregnati di aromi artificiali (leggete questo post di Food Babe del 2013 su come li fanno negli USA e fatevi due risate).
Oltre al fatto che se li fate in casa potete scegliere tra un’infinita gamma di condimenti, ve ne annoto qualcuno? Sale marino integrale frullato con semi di canapa; burro all’aglio (lo adoro, ehm); lievito secco disattivato; peperoncino, curry, cumino, parmigiano grattugiato, tabasco, salsa di soia. Quelli in foto li ho conditi con cumino nero e polvere di peperoncino. La Food babe di cui sopra usa olio di palma rosso, che è molto diverso dal famigerato olio di palma raffinato (proveniente dal sud-est dell’Asia), e proviene da coltivazioni sostenibili in Ecuador (se avete voglia di approfondire leggete qui!).
Insomma, io vi annoto qui tutte le dritte che ho trovato per farli venire perfetti e qualche variante per condirli, poi fate come vi pare; noi ormai li facciamo solo così, e speriamo di riuscire a farli ancora per tanto tempo, al grido di SAVE OUR SEEDS!!!!
Ingredienti:
70 grammi di dorati chicchi di mais felice
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva (o ghee, o olio di cocco)
sale marino integrale
Prendete una casseruola di alluminio (io ne ho usata una che ha un diametro di 22 centimetri, alta 9 centimetri), versateci dentro l’olio, aggiungete 3 o 4 chicchi di mais, coprite e mettetela sul fuoco a fiamma medio/alta. Se usate il burro di cocco lasciate che si sciolga appena e poi mettete i chicchi.
Appena sentite che i chicchi scoppiano versate nella pentola il resto del mais facendo in modo che formino un unico strato, cioè non si sovrappongano tra loro, aggiungete una bella presa di sale, coprite, togliete dal fuoco e contate (con calma!) 30 secondi. Questo farà sì che tutti i chicchi arrivino alla quasi-pop temperatura, e che quando li rimetterete sul fuoco scoppieranno tutti insieme.
Trascorsi i 30 secondi, rimettete la pentola, sempre coperta, sul fuoco, e aspettate pochi minuti; i popcorn cominceranno a scoppiare tutti insieme; quando sentite che tutti i bei chicchi solari si stanno impegnando seriamente agitate un po’ la pentola in senso orizzontale per sparigliarli un po’. Mentre i popcorn scoppiano cercate di tenere il coperchio non perfettamente chiuso in modo da far fuoriuscire il vapore: in questo modo i popcorn saranno più asciutti e croccanti.
Quando tra uno scoppiettio e l’altro passano svariati secondi potete scoprire la pentola e versare subito i popcorn in una ciotola bella grande. Se volete condirli con un po’ di burro potete usare la pentola ancora calda per farlo sciogliere. Non vi resta che aggiungere ancora un po’ di sale (se serve) e mangiarli caldi caldi :-)
Mi hai fatto tornare bambina con questo post, io e i miei fratelli maggiori siamo andati avanti per anni a pop-corn fatti in casa. Appena mia mamma usciva per andare al lavoro. Io ero quella che metteva la padella sul fuoco e cuoceva. Avevo cinque anni. ehm….
Ho comprato un mais che spero sia abbastanza “felice” (italiano, biologico di “ecor”). A merenda farò felice il figlio grande.