Ohhhhh-issa… ooooooooohhhh-issa! Oh, scusate, stavo tirando su la bandiera dell’autoproduzione che è un po’ pesantuccia; o meglio, sembra pesante all’inizio, poi scorre che è una meraviglia, e voi sapete quanto è bella quando sventola orgogliosa in cima all’asta.
Era un secolo che volevo provare questo succo di frutta home made, che vidi un sacco di tempo fa (per la precisione nel lontaaaaaano agosto 2009) dalla mitica Paoletta di Anice & cannella; ché se lo dice lei, che viene buonissimo, potete stare certi che si può fare anche bendati e con una mano dietro la schiena (la sinistra, và, così è meno difficile) ottenendo lo stesso un risultato perfetto.
Diciamo che questo post è il figlio virtuale dell’articolo del prof (come chi è il prof? Ma il prof per antonomasia, il Professor Giannattasio, noooo?), nel quale spiegava, con la sua solita pazienza-grinta-esperienza, che in 100 grammi di quello che nella grande distribuzione convenzionale viene chiamato “succo di frutta” ci sono un cucchiaio di frutta (quando va bene – e quando non si tratta di frutta concentrata e congelata), un cucchiaio colmo di zucchero (bianco, ovviamente), oltre a una generosa spolverata di coloranti e altri additivi.
In questo fatto in casa invece (io ho seguito alla lettera le dosi della ricetta di Elga alla quale Paoletta si è ispirata, visto che utilizzava meno zucchero, altrimenti il prof mi bacchetta, ehhhh) ci sono in tutto 200 grammi di zucchero in 1200 grammi circa di succo.
Vale a dire che (se ho fatto bene i miei calcoli, che oggi c’ho il bioritmo mentale piatto) in 200 grammi di succo di frutta (cioè un bicchiere pieno) ci sono 32 grammi di zucchero; siccome però questo succo di frutta va decisamente diluito (secondo me circa una parte di succo e due di acqua è perfetto) ci ritroviamo con una decina di grammi di zucchero per bicchiere, e in questo modo ce la possiamo fare a rimanere entro i 50 grammi giornalieri (al massimo!) che consiglia l’OMS, o no? Vabbeh, per oggi basta con i numeri, se no consumo quei due neuroni che mi sono rimasti! E che vanno a zucchero, eheheh.
Ma voi vi ricordate quando da piccoli al bar si poteva chiedere solo lo Yoga, che c’era all’albicocca, alla pera e alla pesca? Quale sceglievate voi? Io immancabilmente quello alla pera. Poi quando sono cresciuta un po’ sempre quello alla pesca, quello all’albicocca mai, che aveva quel gusto un pochino aspro :-P
Chissà com’era fatto. Circolavano voci di frutta quasi marcia, scarti vari e altre schifezze, ma non ho mai saputo la verità. Sarebbe divertente essere una mosca (bleah, meglio un colibrì, và, che le mosche non le sopporto, sono troppo noiose, e invadenti) e volare zitta zitta in uno di quegli stabilimenti osservando cosa succede.
Ma in fondo che ce ne importa. Adesso che ho scoperto che per fare il succo di frutta in casa ci vogliono tipo cinque minuti chi lo compra più. Anche quello bio, che pure quello chissà quanto tempo fa è stato fatto. Volete mettere con la frutta appena sbucciata (e per i più fortunati appena colta!!!!). Ché poi questo posso personalizzarlo come mi pare. La prossima volta provo con più limone, e magari un po’ di cardamomo macinato. O di cannella. E lo zucchero Mascobado. Oppure… adesso che ci penso, ho delle belle mele in cucina, e uno stranissimo “frutto della passione” che mi ha portato su ieri Antonietta. Mi sa che oggi sperimento! :-)
Ingredienti:
1 chilo di frutta (anche molto) matura
200 grammi di zucchero grezzo chiaro
400 grammi di acqua pura
mezzo limone
La facilità di questa ricetta è commovente (averlo saputo prima…). Non dovete fare altro che mescolare l’acqua con lo zucchero, metterla sul fuoco, calcolare tre minuti dalla bollitura (e intanto sbucciare la frutta), poi mettere la frutta in pentola, cuocerla per cinque minuti mescolando ogni tanto, lasciar intiepidire, aggiungere il limone, frullare bene con il frullatore a immersione, aspettare che si raffreddi, e bere (diluendo con altra acqua – quanta ve ne piace).
Se invece volete conservarlo (ma vista la quantità di zucchero non garantisco oltre un mesetto) basta seguire il procedimento delle marmellate: bottiglia sterilizzata in forno, tappo nuovo (e sterilizzato pure lui), versate il succo di frutta bollente, chiudete bene, capovolgete, aspettate che si raffreddi (e che si crei il sottovuoto), dopo di che mettete le bottiglie a bollire di nuovo in acqua e aceto (per evitare il calcare sulla bottiglia – consiglio puramente estetico) per una mezz’oretta, poi lasciare raffreddare in pentola coperta fino a quando è tutto ben freddo.
Poi voglio sapere i vostri esperimenti. Siate creativi!! :-)
Molti anni fa grazie ad una cassa di pesche enormi e super mature donateci da un contadino, i miei genitori preparano (senza alcuna nozione specifica) il piu’ meraviglioso succo di pesca! L’anno successivo, riprovarono l’esperimento in piu’ larga scala (visto il successone che aveva avuto con noi bambine) ma le bottiglie esplosero praticamente tutte durante la bollitura. Un terzo tentativo non si rivelo’ piu’ fortunato (e notare che il primo anno non se ne era rotta nemmeno una!) Non potendo trovare una spiegazione… abbandonarono il succo di pesca “home made” con nostro disappunto. Qualche idea che avrebbe potuto mantenere viva la tradizione del succo di pesca piu’ buono del mondo?
Martina
@martina: uhm… ma le bottiglie le avevano fatte bollire subito dopo il raffreddamento? le avevano capovolte fino a raffreddarsi, e i tappi erano nuovi? E le bottiglie sterilizzate? Basta saltare un piccolo passaggio e può succedere che si sviluppino dei batteri all’interno delle bottiglie, che producono aria.
Un altro dubbio: nella pentola insieme alle bottiglie avevano messo uno strofinaccio o dei giornali per evitare che sbattessero tra loro?
Le orecchie mi fischiavano stamattina, mentre raccoglievo dall’albero dei bellissimi e profumatissini mandarini estasiandomi per il loro colore giallo-arancione e per la loro fragranza! Ora che leggo questo post capisco perché.
Chiedo a Sonia di scusare la mia impertinenza, ma i prof., soprattutto se vecchi, esistono proprio per rompere le scatole (lo farà anche il superprof Monti a breve e… saranno dolori per tutti ma ben vengano se servono a ridare speranza ai giovani per il lavoro e serenità ai vecchi che hanno qualche risparmio da parte).
Veniamo all’impertinenza: stando alla vesuviana=vulcanica Sonia, dovremmo fare un “succo” di frutta con 1000 grammi di frutta, 200 grammi di zucchero e 400 di acqua; la bevanda-succo alla fine avrebbe, stando a quanto ella ci dice, un volume di circa 1200 grammi.
Poiché le pere hannno di proprio un contenuto di zucchero di circa il 10%, i 1000 grammi ne conterranno intorno ai 100 grammi, che sommati ai 200 grammi aggiunti, fanno 300 grammi. Dunque 300 grammi di zucchero in 1200 grammi di “succo”. Se il bambino si beve un bel bicchierone (210 grammi) con questo succo diluito una parte di succo (cioè 70 grammi che conterranno circa 30 grammi di zucchero) e due parti (140 grammi) di acqua, butterà dunque dentro quasi 3 cucchiai rasi di zucchero. Troppissimo a mio avviso!
Allora due sono i casi: o si rinuncia allo zucchero aggiunto e si sterilizza bene il succo-bevanda oppure si fa il succo fresco con frutta stagionale ogni volta che lo si desidera.
Terza ipotesi: se i frutti si conservano bene in congelatore, scongelarli e fare il succo quando si desidera, ma senza zucchero aggiunto. D’altro canto, a parte l’eccessivo consumo di zucchero, sono personalmente dell’avviso che quando un alimento ha zucchero di suo, è un oltraggio addizionarlo con dell’altro industriale. Così non si apprezza più la qualità organolettica della frutta, soverchiata com’è dalla invadenza e prepotenza dello zucchero estraneo.
Un po’ come il latte: quando gli si aggiunge zucchero, perde la delicatezza e la riservata dolcezza dovuta al lattosio che contiene. Qualcuno penserà che sono raffinatezze esagerate, ma non è così. Il cibo, se di qualità ha una sua nobiltà che va rispettata. Se invece è scadente, si può fare anche questo, tanto scadente era prima e scadente rimane dopo.
Fine della impertinenza.
@matteo giannattasio: AAARGHHHH!!! Mi erano sfuggiti gli zuccheri della frutta! Faccio ammenda!!! 8-(
p.s.: ma allora non c’è bisogno di tutto quello zucchero perché il succo si conservi? Sterilizzandolo bene si conserverebbe lo stesso senza zucchero aggiunto?
p.p.s.: in questo caso, esiste una tabella con le percentuali di zucchero per ogni tipo di frutta? Ovviamente a seconda anche se è molto matura o non (se non sbaglio più la frutta è matura più ha zucchero?)
p.p.p.s.: ma quanto rompo??!!
ih ih ih la bandiera sta sventolando meravigliosamente :)
Secondo me tu mi leggi nel pensiero, e nemmeno mi conosci!!!!
Sono una gran consumatrice di succhi di frutta: cerco quelli in cui la presenza della frutta “vera” sia almeno del 70%, ma chissà se poi è vero… Certo che per come l’hai messa tu, è di una semplicità esemplare… da provare subitissimo, grazie!!
ecco, stavo per dire che lo faccio col bimby uguale uguale. poi ho letto il commento del prof e son qui a orecchie basse anch’io. ;-)
E fare un bel succo di frutta fresco con un buon estrattore a lento movimento?
Freschezza ed enzimi assicurati!!!!!!
una genialata!
Ecco se viene fuori da questo meraviglioso think tank il sistema per farlo senza aggiungere zucchero, lo faccio anch’io.
I miei piccoli sono grandi consumatori di succo e mi piacerebbe sapere quel che bevono…..
Ciao!
Ti leggo da un sacco ma finora non sono mai intervenuta; volevo chiederti, ma non è più semplice (e sano) fare semplicemente una centrifuga del frutto? Anche io non credo che serva aggiungere zucchero, grezzo o raffinato che sia, la frutta è dolce di suo!
Poi volevo dire che mio padre da anni fa un meraviglioso passato di albicocche del suo albero, sì proprio passate nella macchinetta dei pomodori, poi chiude in bottiglia e sterilizza (o meglio, pastorizza) nel pentolone di acqua, come le marmellate.
Il passato dura anche due anni e quando se ne ha voglia si diluisce con pari parte di acqua… o latte, per un frullato express!!
Ci sarebbe da dire però che un succo di frutta preparato in questo modo (cioè portando la frutta a quelle temperature) si distrugge tutte le più belle proprietà della frutta! A meno che uno non ha chili di frutta da smaltire….allora il discorso cambia, altrimenti fate come me: ogni mattina frullato di yogurt, avena e tanta frutta di stagione e frutta secca, e poi subito giù in corpo!
@pastonudisti: un telegrafico intervento perché sto in partenza.
I succhi, se sterilizzati bene, si conservano anche senza zucchero. Il contenuto in zucchero della frutta (in media è intorno al 10-20%) si trova nelle tabelle nutrizionali dell’INRAM.
Sono per principio contrario ai succhi di frutta, comunque siano fatti: addizionati di zucchero, filtrati per eliminare le fibre, sterilizzati, omogenizzati. La frutta è buona da mangiare e, nonostante l’alto contenuto di zucchero, salutare soltanto quando, bella matura, si addenta, si mastica, si assapora e quindi si butta giù.
Il bambino che non vuole addentare la frutta non va aiutato nella sua pigrizia elargendogli il succo bello e pronto, anche se è fatto in casa con le migliori intenzioni. Il masticare è un atto che rafforza la volontà del bambino e lo aiuta nella digestione; tutt’al più la frutta la si può proporre all’inizio tagliata a fettine sottili.
Il succo di frutta al 70% (nettare) contiene comunque zucchero aggiunto.
I succhi di frutta 100% non contengono zucchero aggiunto, ma non è la stessa cosa che mangiare un frutto perchè sono privati di buona parte delle fibre e possono essere fatti con concentrati di succhi di frutta industriali diluiti al momento della produzione del succo: per riconoscerli trovate scritto “succo 100% da concentrato”.
Le bevande “a base di succo di frutta” non meritano nemmeno che se ne parli.
Eccovi la mia graduatoria in ordine di preferenza:
frutta fresca di stagione, matura da addentare possibilmente con la buccia;
frullato senza filtrare;
frutta cotta,
compotte
Man mano che si va dal primo all’ultimo la frutta diventa sempre meno un prezioso alimento nutritivo e sempre più alimento voluttuario per la dolcezza.
Infine, non dimentichiamo che i succhi di frutta non dissetano, per dissetare c’è solo l’acqua.
molto interessante , facile e veloce , magari mi cimento..
anche se non amo molto i succhi di frutta , se proprio devo, sicuramente quello alla pera come te!
Ho appena scoperto questo link e mi piace da morire!!!
ma che bello, i miei figli amano il succo di frutta ma fin’ora non ero proprio contenta di darglielo ora ne portranno bere in quantità!!!!!
chiedo anche io: i centrifugati no percheè eliminano la buccia vero? però l’hai eliminata anche tu!
e sulle incredibili proprietà benefiche del succo di mela il prof cosa ci dice? sempre che certe voci siano corrette. io sto passando pomeriggi a centrifugare mele.
Ciao! Solo un breve messaggio per farti sapere che il tuo succo di frutta è diventato il drink “agitato e pure mescolato” da servire a una festa di compleanno a tema “agenti segreti”sul mio blog… (se vuoi dare un’occhiata ti inoltro il link)
A presto!
Giada
Ottima ricetta. Purtoppo ho sempre poco tempo e comunque preferisco di gran lunga i centrifugati e ancora meglio le semplici spremute. Contengono le vitamine e gli enzimi che con altre lavorazioni si perdono facilmente.
Sara
se si ha frutta di giardino in abbondanza che matura quasi tutta insieme, non trattata, vale la pena trovare un sistema per non farla marcire.
[…] alternativa può risultare leggermente impegnativa se i bambini sono numerosi, ma questa ricetta è decisamente […]
[…] alternativa può risultare leggermente impegnativa se i bambini sono numerosi, ma questa ricetta è decisamente […]