Stavo riflettendo sul fatto che qua in casa zac le cose creative accadono sempre in autunno. La minizac è nata nell’ottobre 2007, il pasto nudo ha visto la luce nell’ottobre 2008, il pastonudolibro nell’ottobre 2012, Ammuìna all’inizio di novembre dell’anno scorso, e adesso la fiera, che è stata concepita a fine settembre, e si realizzerà a metà dicembre.
torta di mele ricetta semplice
Con il risultato che da settembre in poi, diceva ieri zac, siamo sempre sul filo del rasoio, con l’acqua alla gola e seppelliti di cose da fare, e arriviamo a Natale regolarmente stravolti :-D

Qualcosa è cambiato anche in me, oltre che nell’assetto di quello che una volta era il mio blog, all’inizio solo un luogo quasi segreto dove appuntavo le mie ricette e i miei esperimenti, e adesso lo strumento di un’associazione che aiuta la gente sotto tanti punti di vista, e che mi rende felice e orgogliosa di esserne parte. Non c’è niente da fare, i figli prendono sempre strade a volte inaspettate e quasi sempre diverse da quelle che avresti immaginato.

Ormai mi sono rassegnata alla necessità di apparire, e ho capito che devo lasciare che il pasto nudo si mostri al mondo e prenda una forma fisica, oltre che virtuale. Se voi sapeste quanto è stato (e quanto è!!) difficile per me accettare di uscire dal mio angolo ed entrare in campo questo dicembre, schierando il risultato del lavoro di tutti questi anni. È un grande passo, e la cosa che mi fa ridere è che zac è lì che sogghigna, perché lui, il bastardo, lo sapeva che sarebbe andata a finire così. Che alla fine il tutto sarebbe sbocciato (ma forse è più adatto il termine “esploso”) e che io non avrei potuto rimanere nel bozzolo. Quel ragazzaccio. >:-(
casale nibbi ciliegie
Non che non sia emozionata (molto!) e felice che tutto si stia concretizzando, eh. A ‘sto punto mi sa che qualcuno di voi sta pensando ma di che sta parlando questa? Ma la torta aò?! Ok, ok, prometto che dedicherò il prossimo post solo alla fiera, ai produttori che ci saranno, a quello che succederà, al cibo che verrà servito e alle persone che saranno lì ad aiutarci, intrattenere chi ci sarà, chiacchierare con tutti e insomma rendere quei due giorni non solo un mercato ma un vero e proprio evento pastonudoso :-)
La torta, ecco. Come tutti sanno in autunno un blogger che si rispetti non può assolutamente esimersi dal pubblicare la ricetta di almeno una torta di mele. Così è stato nel 2009, con le mele in crosta senza burro, nel 2010, con la flognarde/clafoutis veloce-veloce, nel 2011, con la torta di mele strepitosa (che se non sbaglio è anche nel libro), nel 2012, con la sharlotka (vabbeh, questa non proprio in autunno, e poi è più un blob di mele che una vera e propria torta :-D); nel 2013 c’è stato lo stranello, con la pasta madre. Manca solo quella del 2014 (che è successo, mi hanno rubato le mele? Va bene questa ai mandarini e mandorle?! o.O), ma devo dire che questa di oggi mi fa perdonare la mancanza dell’anno scorso, perché è veramente buonissima, semplice da fare e veloce da preparare :-)
Dove, se non dalla sempre sia benedetta Sigrid, avrei potuto pescare una torta di mele di sicurissima riuscita, anche quando è mutuata da ricette di nonne altrui e stravolta con farina e zucchero completamente diversi? Perché ovviamente io *dovevo* sperimentare, e quindi ho pensato bene di sostituire alla farina normale quella di farro monococco e allo zucchero il mascobado (poi il resto ho lasciato tutto uguale, burro-uova-latte, un po’ di normalità ogni tanto ci vuole). Uè, è venuta perfetta. Finita in mezza giornata, la minizac l’ha letteralmente divorata, e pure lo zac maiuscolo che di solito preferisce roba salata (ma con i dolci alle mele effettua alcune eccezioni).
tortadimelesemplice03
Ah, e ho usato le fantastiche mele di Casale Nibbi, che abbiamo appena convenzionato – lo sapete verooo? – non sono su Ammuìna ma trovate tutte le informazioni per comprare da loro nei vari mercatini (se siete soci con lo sconto del 10%) su questa pagina. E visto che mi trovavo ho usato anche giusto qualcuna delle ciliegie sciroppate che ho comprato all’ultimo mercatino bio della scuola, che sullo yogurt ci stavano un gran bene, insieme a un cucchiaione dello sciroppo nel quale sono immerse (sì sono cattiva, cattiva!) :-D

Ingredienti:
4 mele medie
150 grammi di farina di farro monococco
due cucchiai di pane grattugiato
un bicchierino scarso di rum
2 uova felici
1 limone trattato (bene)
100 grammi di burro d’alpeggio
una tazzina di latte (se serve)
100 grammi di zucchero mascobado
1 bustina di polvere lievitante
una presa di sale marino integrale

Sciogliete il burro in una teglia del diametro di 20 centimetri; muovete la teglia in modo che il burro si sparga bene dappertutto, anche sui bordi, poi versatelo in una ciotola grande, cercando di lasciare nella teglia solo un velo sottilissimo. Mettete poi nella teglia il pane grattugiato e battendoci sopra spargetelo dappertutto (io alla fine rovescio la teglia a testa in giù sul lavello e la batto un po’ sui bordi, in questo modo il pane grattugiato (o eventualmente la farina) non forma uno spessore e il tutto diventa perfettamente antiaderente.
Preriscaldate il forno in modalità statica a 180°C.
Tagliate le mele a cubetti e mettetele da parte, e in una ciotola media mescolate la farina, la polvere lievitante e la buccia del limone (solo la parte gialla) grattugiata. Sbattete le uova con lo zucchero mascobado e il sale, mescolate bene, poi versate il rum e aggiungete il tutto alla ciotola del burro.
Aggiungete gli ingredienti liquidi a quelli secchi, mescolate con un cucchiaio di legno solo fino a quando non si vedono più grumi di farina, poi versate subito l’impasto nella tortiera e infornate a metà altezza. Lasciate cuocere una mezz’oretta o fino a quando uno stecchino infilato nel centro della torta non viene fuori asciutto.
Servite questa torta meravigliosa tiepida, con un cucchiaio di yogurt bianco (ma anche di panna eh) e ciliegie sciroppate. E se non le avete andate a rompere le scatole a Casale Nibbi, così imparano a farle così buone :-)