Qua le cose rutilano, e forse tra qualche giorno potrò raccontarvi un paio di novità, di cui una strepitosa; tutto dipende da una certa riunione che si svolgerà domani (incrociate le dita e pensatemi intensamente: stiamo lavorando per voi).
Intanto tra un lavoro urgente e l’altro, la newsletter che ancora non ho iniziato, le foto dei posti che ho visitato e di cui vi devo parlare che non sono riuscita a guardare, ho pensato di annotarvi una ricetta che mancava colpevolmente dal blog.
Gli è che dovevo pure utilizzare la purea di zucca della volta scorsa, bella asciutta e ulteriormente scolata; poi vabbeh ma a chi è che non piacciono gli gnocchi? Non solo sono buoni e belli, ma anche per chi cucina prepararli è una festa; una di quelle cose che devi mettere per forza le mani in pasta. Poi c’è la parte di modellazione, il tuffo in acqua bollente – sempre con un po’ di brivido per la paura che ti si sciolgano come neve al sole dopo tutta la fatica che hai fatto e la pazienza che hai avuto – e alla fine la soddisfazione di portare a tavola qualcosa di totalmente autoprodotto e gradito a tutti.
Il mio intento è sempre trovare qualcosa di particolare, con meno farina possibile o con farine alternative, come avete visto con gli gnocchi senza glutine o quelli di castagne, di melanzane, di ricotta e così via, e poi gli gnudi, fino ai miei amati canederli, che ho coniugato in varie versioni.
Però però sempre napoletana sono, e a noi figli di Partenope gli gnocchi piacciono callosi quasi come la pasta; quindi questo giro li ho fatti con la farina, e anche se nella ricetta friulana dalla quale sono partita c’erano le uova, io non ce le ho messe.
Visto che però siamo in pochi ad amare questo tipo di gnocchi, lascio libera la quantità di farina da utilizzare, in modo da poter modificare questa ricetta come vi pare, aggiungendo l’uovo e diminuendo un po’ la farina, o lasciandoli molto morbidi, nel qual caso però dovrete metterli in acqua facendo delle quenelle con due cucchiaini.
Ovviamente il modo migliore per avere degli gnocchi al sapore di zucca è partire da una zucca molto saporita come quella di Hokkaido di cui vi ho parlato nel post della purea, perché alcune zucche sanno di poco.
Anche per la formatura degli gnocchi ci sono varie scuole di pensiero; io faccio prima delle paline con l’impasto e poi uso una forchetta; per farvi capire vi appongo un tutorial fotografico dal quale spero si capisca bene il movimento da fare: in pratica non dovete fare altro che appoggiare la punta dei rebbi della forchetta sulla pallina di impasto bel spolverata di farina e tirare verso di voi schiacciando contemporaneamente.
Ingredienti:
300 grammi di purea di zucca home made
200 grammi di farina semintegrale (dose indicativa)
sale marino integrale
Versate la purea di zucca ben scolata in una ciotola, aggiungete il sale, e cominciate ad aggiungere farina quanto basta per avere un impasto che non si appiccichi alle mani (se volete gnocchi callosi) o che stia insieme, pur rimanendo appiccicoso (se volete gnocchi più morbidi).
Se decidete per l’impasto morbido fate sempre la prova del nove: mettete a bollire un pentolino di acqua e buttateci dentro una pallina di impasto: se si disfa o aggiungete un uovo per legare, oppure aumentate la dose di farina.
Se invece optate per il neapolitan way, lasciate riposare l’impasto una ventina di minuti, poi tagliatene un pezzo, create un cordoncino cicciottello e tagliatelo a pezzetti di circa un paio di centimetri di lunghezza. Io di solito poi prendo ogni pezzetto e ne faccio una pallina prima di arrotolarlo su se stesso con la forchetta, ma se volete potete saltare questo passaggio; gli gnocchi saranno meno precisini ma sempre buonissimi.
Quando avrete allineato tutti i vostri meravigliosi gnocchetti o gnocconi sulla tavola di legno ben infarinata, portate a ebollizione una grande pentola d’acqua; abbassate poi leggermente il fuoco e cuocete gli gnocchi fino a quando non saliranno a galla.
Prelevateli con una schiumarola e conditeli con burro e salvia (qualche foglia di salvia messa in un pentolino insieme al burro sul fuoco per qualche minuto), con una salsa di pomodoro o con ciò che più vi aggrada.
anche io faccio parte del napolitan way anche se sono siciliana!
buoni li faccio ^_^
L’autunno senza zucca non è autunno! Da noi la zucca è ospite quasi quotidiano. Da un paio di anni spessissimo con zenzero fresco e cipolla.
Ammetto che mi manca il tempo (traduzione: coraggio) per fare i gnocchi… ma mi sa che sta volta mi tocca… perché le tue foto sono incredibilmente “sensoriali” Sonia, dopo 2 secondi mi parte l’acquolina in bocca…