Non mi sono mai piaciute le cose finte, e per cose finte non intendo solo la gente che finge o le bugie, ma anche proprio roba come i bottoni finti, che non aprono nulla, le finte tasche che in realtà sono cucite, e insomma tutti i finto qualcosa perché io poi sono una boccalona e ci casco e i bottoni cerco sempre di aprirli.

Credo sia questo il motivo per cui anche se — come Pollan racconta nell'introduzione al suo bellissimo libro "Cotto" — in tanti guardano programmi di cucina invece di cucinare (alla quale operazione l'americano medio dedica ventisette minuti al giorno o.O), personalmente non riesco a guardare qualcuno che cucina senza sentire una spinta irresistibile a farlo in prima persona.

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