Quando ho conosciuto zac era già un po’ che seguivo i dettami della bioterapia nutrizionale, e avevo alcune abitudini che lo lasciavano tra lo sbigottito e l’inconsolabile, prima tra tutte la quantità di carboidrati che mangiavo ad ogni pasto.
gnocchi alla zucca
Una delle prime cose che cambiai quando modificai il mio modo di alimentarmi fu infatti ridurre drasticamente la grandezza del piatto di pasta che mi portavo a tavola: dai 100-150 grammi che mi preparavo prima (e per fortuna che ho sempre avuto un metabolismo velocissimo, perché il mio fisico reggeva bene, avevo accumulato solo tre o quattro chili in più) passai ai 50-60 grammi consigliati dalla bioterapia.

Così quando cominciammo a vivere insieme gli preparavo dei super manicaretti da fidanzata novella, ma le quantità erano talmente esigue che lui era perennemente incavolato… ancora adesso racconta a tutti di quando gli preparai il purè, che lui adora; solo che 50 grammi di purè corrispondono tipo a un cucchiaio, e lui si sentiva un filo preso per… i fondelli. Poi cominciai ad usare piatti *piccolissimi* e il cibo sembrava di più, eh eh eh.

Ma la cosa che ancora adesso quando ci penso mi fa sganasciare dalle risate è la prima volta che gli ho preparato gli gnocchi. Perché, provate a pesare gli gnocchi cotti: 50 grammi saranno tipo 3 o 4 gnocchi, che risate. E io imperterrita, perché lo sapete che con i 5 pianeti in vergine seguo tutte le indicazioni alla lettera. I medici mi amano, perché quando (raramente) decido di seguire un trattamento sono un gendarme austriaco.
ndunderi ricetta
Alla fine zac si è rassegnato, e adesso anche lui mangia più o meno 60-70 grammi di carboidrati: credo che a lungo andare la grandezza dello stomaco si riduca, e neanche volendo si riescono più a mangiare le quantità alle quali si era abituati una volta. Però ogni tanto mi rendo conto di quanto questa nostra abitudine sia strana guardata dall’esterno, tipo quando l’altro giorno il papà di zac è capitato qui mentre stavamo pranzando, ha guardato i piatti e ha chiesto candidamente “ma… siete a dieta??”
Per venire a noi, questo discorso mi è venuto in mente perché quando ho preparato questi gnocconi che ho trovato sul bel blog di Lory mi sono resa conto che *uno* faceva da solo 50 grammi, e quando ho immaginato l’espressione di zac ho cominciato a ridere da sola piegata sul tagliere di legno dove li stavo impastando.
La cosa che più mi ha colpito di questi supergnocchi è il fatto che derivano da un impasto antichissimo che si chiama “polenta caseata di farro” preparato con farina di farro e caglio di fico; ovviamente dopo aver saputo questo non sarò in pace con me stessa fino a quando non riuscirò a riprodurre questa meraviglia.
gnocchi con la zucca ricetta
Intanto mi sono accontentata di prepararli come li ha descritti la “mercante di spezie”; ho cambiato solo il tipo di ricotta, utilizzando quella di pecora al posto di mucca (perché nell’impasto c’è il pecorino) e li ho conditi con un sugo di zucca invece che con il pomodoro (che sarebbe il condimento tradizionale) che in questa stagione è meglio evitare.
Sono veramente buoni, ma mi raccomando eh… non più di uno/uno e mezzo! :-D

Ingredienti:
per gli gnocchi:
250 grammi di ricotta di pecora
200 grammi di farina 00
3 cucchiai di pecorino
2 tuorli d’uovo
noce moscata
sale

per il sugo:
500 grammi di zucca (pesata con la buccia)
due spicchi d’aglio
olio extra vergine d’oliva
un peperoncino secco piccante
qualche foglia di prezzemolo

La realizzazione è semplicissima: impastate tutti gli ingredienti e lasciate riposare per un’oretta fuori dal frigo.
Intanto preparate il sugo di zucca; mettete a scaldare l’aglio schiacciato con la lama del coltello in una padella con il fondo coperto di olio, a fiamma bassissima, in modo che l’aglio rilasci lentamente tutti i suoi olii essenziali man mano che la temperatura sale; quando l’aglo sarà dorato e croccante asportatelo e gettatelo (ehm… emma lo mangia); e versateci dentro la zucca alla quale avrete asportato la buccia e che avrete tagliato a dadini molto piccoli.
Lasciate cuocere a fiamma piuttosto bassa; quando vedrete che comincia ad appiccicarsi alla padella aggiungete qualche cucchiaio di acqua e lasciate cuocere fino a quando avrà raggiunto la consistenza che desiderate. Potete poi decidere anche di frullarla con il minipimer, io l’ho lasciata com’era.
Trascorso il tempo di riposo dell’impasto formate dei cordoni (devono essere grandi circa il doppio di quelli che formate per gli gnocchi normali), tagliateli in pezzi di un paio di centimetri e poi passateli sulla parte interna della grattugia tradizionale cercando di incavarli più possibile (guardate la terza foto) con il solito movimento delle dita che si utilizza per gli gnocchi consueti. Per ottenere un risultato migliore dovete arrotolare lo gnocco su se stesso molto lentamente.
Lasciate riposare gli gnocconi una decina di minuti sul ripiano infarinato, e intanto mettete dell’acqua a bollire in una pentola medio grande. *Calate* (espressione napoletana) gli gnocchi delicatamente nell’acqua bollente leggermente salata e lasciateli cuocere una quindicina di minuti (io li ho tolti un po’ prima perché li preferisco un po’ più sodi). Condite con il sugo di zucca, aggiungete il peperoncino e il prezzemolo tritati a coltello e spolverate con un altro po’ di pecorino.

Aggiornamenti:

4 febbraio 2010:
Ehm… la dottoressa D’Eugenio mi ha appena bacchettata perché la quantità di carboidrati che mangio è troppo bassa per il mio tipo di costituzione :-P Io ho un metabolismo velocissimo, e Anna (che ringrazio infinitamente) mi ha consigliato di mangiare almeno 70-80 grammi di carboidrati ogni volta, e nel caso di gnocchi o di pasta ripiena come ad esempio i ravioli, 150-200 grammi. Questo perché nel mio caso assumere troppo pochi carboidrati significa tenere il mio mentale “sulla corda” e quindi essere sempre in agitazione.
Ho pensato bene di scrivere questa precisazione perché non vorrei che qualcuno di voi fosse portato a pensare da ciò che ho raccontato che 50 grammi di carboidrati sia una dose standard, giusta per chiunque; in realtà Anna mi segnala che in un adulto il minimo quantitativo accettabile è 70 grammi, e che dipende comunque sempre dal metabolismo personale, che varia tantissimo da persona a persona.
Mannaggia. Adesso devo aumentare la dose di gnocconi per zac… finirà che dovrò servirgliene due!!!